25 ottobre 2012

Speciale Halloween #2


Benvenuti alla seconda puntata dello speciale su Halloween del blog.
Come già anticipato ieri oggi vi racconterò la leggenda di Jack o'Lantern, da questa storia nasce la tradizione di intagliare le zucche.
Jack O’ Lantern era un vecchio fabbro con il vizio del bere. Spilorcio e di cattivo carattere, è da credere che non abbia mai avuto un vero amico (il soggetto non vi ricorda forse Ebenezer Scrooge, il protagonista del Canto di Natale di Charles Dickens?).
Tra le altre cose si recava spesso al pub per tracannare alcolici e vivere una vita viziosa come si immagina per un simile personaggio.
E’ stato proprio in uno dei pub, immerso in una delle sue sbronze, che Jack ha avuto un infarto.
Sul punto di morte, gli apparve allora il Diavolo, venuto a reclamare la sua anima sporca. Jack aveva molti difetti, ma di certo non si poteva accusarlo di non essere astuto. Chiese infatti al Diavolo l’ultimo desiderio – un’ultima bevuta – ma rivelò di essere completamente al verde e di non potersi pagare il boccale.
Il Diavolo si lasciò convincere e si tramutò in una moneta da sei pence.
Jack non si lasciò scappare l’occasione. Lesto, ficcò la moneta nel borsello in cui teneva anche una croce d’argento, un anatema per il Diavolo che gli impediva di riprendere la sua forma originaria.
Con il sorriso sulle labbra, Jack gli strappò la promessa di non reclamare più la sua anima per i successivi dieci anni, in cambio della liberazione (secondo alcune versioni, in realtà si trattò di un solo anno). Com’è ovvio immaginare, il Diavolo acconsentì.
Chi dice che si impara dai propri errori, probabilmente non conosceva Jack O’ Lantern, perché il vecchio fabbro riprese a condurre la sua solita vita dissoluta.
Trascorso il tempo concordato, il Diavolo tornò a fargli visita, reclamando l’anima dovuta. Jack tergiversò ancora, chiedendo al Diavolo di raccogliergli una mela da un albero vicino e, ritenendo di non avere niente da temere, questi acconsentì. Salì sulle spalle del vecchio e allungò il braccio verso la mela.
Jack estrasse subito un coltello e incise una croce sul tronco dell’albero: quando si spostò dalla sua posizione, il Diavolo rimase appeso, trattenuto in volo dal suo solito tallone d’Achille.
Questa volta la richiesta di Jack fu definitiva: il Diavolo non avrebbe mai più dovuto chiedere la sua anima.
Come andò finire, a questo punto? Si potrebbe credere che Jack O’ Lantern fosse stato così furbo da eludere l’inferno, ma forse dopotutto non ebbe un destino migliore.
Arrivato il tempo della morte, infatti, Jack fu rifiutato dal paradiso a causa della sua anima sporca. Pur di non rimanere solo, cercò di entrare negli inferi, ma il Diavolo lo respinse a sua volta.
Jack dovette tornare al punto di partenza. Visto che la strada di ritorno era buia, convinse il Diavolo a farsi dare un carbone ardente, che il nostro fabbro inserì in una rapa per illuminare il proprio cammino. La sua simil-lanterna gli diede il soprannome che conosciamo di Jack O’ Lantern (ma per trovare questo nome scritto, dobbiamo aspettare fino il 1750).
Jack vagò da allora come un’anima in pena, con il suo lucore in mano. Con il tempo le leggende trasformarono la rapa in zucca: quando a metà del 1800 una massa di irlandesi emigrò verso le Americhe a causa di una carestia, trovò le rape poco diffuse e dovettero portarsi verso le più ordinarie zucche.
Ecco spiegata la nascita delle zucche di Halloween, che in America ogni anno vengono intagliate e illuminate da una candela messa all’interno.

Ecco il mio secondo consiglio, come già detto ieri non amo il genere horror per cui per questi consigli mi baso sui pareri letti su internet: se avete letto i libri in questione ditemi come vi sono sembrati!

Trama
Ignatius Perrish ha passato tutta la notte tra alcol ed eccessi. Il mattino dopo si sveglia con i postumi di una sbronza tremenda, un mal di testa infernale... e un paio di corna che gli spuntano sulla fronte. 
In un primo momento Ig pensa che siano un'allucinazione, o il prodotto di una mente alterata dalla rabbia e dal dolore. Nell'ultimo anno ha vissuto in un solitario purgatorio personale, dopo la morte della sua amata, Merrin Williams, violentata e assassinata in circostanze mai chiarite. Un esaurimento nervoso sarebbe la cosa più naturale del mondo. 
Ma non c'è niente di naturale in queste corna, fin troppo reali. Un tempo Ig godeva una vita di privilegi: aveva sicurezza, soldi e un posto nella società. Aveva tutto, e anche qualcosa in più: aveva Merrin, e il loro amore fatto di sogni a occhi aperti e magia. Ma l'assassinio della fidanzata si è abbattuto su Ig come una maledizione: pur essendo innocente, agli occhi della gente è lui l'unico colpevole, e si è comprato l'assoluzione grazie al suo denaro. Tutti, ormai, l'hanno abbandonato. Tutti, tranne uno: il suo demone interiore. 
Posseduto da un nuovo, terrificante potere e con nuove, spaventose sembianze, per Ig è arrivato il momento di trovare il mostro che ha ucciso Merrin e ha distrutto la sua vita. Essere buono non lo ha portato da nessuna parte. È il momento di una piccola vendetta.
È tempo che il diavolo riscuota ciò che gli spetta.

Per oggi è tutto, vi aspetto domani! E vi voglio preparati: dolcetto o scherzetto??

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