13 agosto 2012

Recensione LO SPECCHIO DELLE FATE di Jenna Black

978-88-541-3720-2Trama
Avalon, dove il mondo umano e quello incantato magicamente si incontrano 
Dana Hathaway non lo sa ancora, ma sta per cacciarsi davvero nei guai. Quando sua madre si presenta al saggio di fine anno ubriaca, la ragazza capisce di averne abbastanza: è giunto il momento di prendere un volo che dagli Stati Uniti la porterà fino alla lontana Inghilterra. È diretta verso la mitica città di Avalon, l’unico posto sulla terra in cui il mondo umano e quello delle fate entrano in contatto e dove vive il suo misterioso padre. Ad Avalon però, il viaggio comincia ad andare storto e Dana si trova invischiata in un gioco molto pericoloso: qualcuno sta cercando senza dubbio di farle del male. Ma soprattutto, sembra che tutti vogliano qualcosa da lei: sua zia Grace, Ethan, un affascinante ragazzo dotato di straordinari poteri, e Kimber, sua sorella. Ma cosa, esattamente? Persino suo padre pare intenzionato a tenerla all’oscuro di tutto quello che le sta accadendo… Intrappolata tra due mondi, coinvolta in oscure trame di potere, la ragazza non sa più di chi può fidarsi, ma ha capito bene che la sua vita non potrà più tornare quella di una volta.



Faeriewalker Trilogy (YA)
1. Glimmerglass, 2010 (Lo specchio delle fate, 2012)
2. Shadowspell, 2011
3. Sirensong, 2011
Remedial Magic – a Faeriewalker bonus story

La mia recensione

Dana Hathaway capisce di averne abbastanza della madre quando la vede arrivare al suo saggio di canto ubriaca. Dopo sedici anni passati a dover badare a se stessi e ad una madre alcolizzata, sapere di avere un padre lontano, anche se ignaro dalla sua esistenza, rende invitante l’idea di scappare di casa, ed è proprio quello che Dana decide di fare.
Presi contatti con il padre, la ragazza parte alla vola di Londra e poi di Avalon, l’unica città al mondo in cui il mondo fatato e il mondo umano coesistono. Infatti  il padre di Dana non è un semplice umano ma è un Fae (una fata che vive ad Avalon) e questo fa di lei una mezzosangue. Arrivata alla frontiera per entrare nella città la ragazza viene accolta dalla responsabile della polizia doganale e dopo averle fatto qualche domanda (e un magico test del DNA) le rivela di essere sua zia. Anche se un po’ riluttante Dana decide di seguire la zia nella sua casa dopo che la donna la informa che il padre è momentaneamente in prigione e a causa della situazione di prestigio del fratello, che aspira a diventare Console della città, non è sicuro che lei rimanga sola. Con questa scusa la zia la rinchiude prima in una camera e poi in una cella, assicurando alla nipote che tutto questo è per tenerla al sicuro.
Una notte però un fae mozzafiato, Ethan e la sorella scontrosa, Kimber riescono a liberarla e a portarla in una grotta sotterranea. Dana non riesce a capire nulla di quello che le avviene in torno e piano piano inizia seriamente a pentirsi di non essere rimasta a casa: tutto quello che avrebbe voluto era fare conoscenza con suo padre e trovare un’alternativa alla vita con la madre, vita che ora, viste le vicende che le stavano capitando, non sembrava poi tanto male.
Nonostante la ragazza non si fidi completamente dei due salvatori inizia a considerarli quasi come degli amici, ma la coperta che suo padre è uscito di prigione e che loro non l’hanno avvisata le fanno capire che da quando è entrata ad Avalon non può fidarsi di nessuno, forse nemmeno di suo padre.
Tutti in quella città sembrano volere qualcosa da lei, perché lei è una creatura speciale, una Faeriewalker colei che ha la possibilità di vivere sia nel mondo umano sia nel mondo Faerie e di trasportare la magie e la tecnologia attraverso i due mondi.

Dana, la protagonista e voce narrante del romanzo, è un personaggio forte. Ha affrontato da sola la vita fin da quando ricorda, dovendosi preoccupare, oltre che di se stessa, anche della madre alcolizzata. La sua ribellione è un segno di grande coraggio e di voglia di prendere in mano le redini della sua vita; purtroppo però diverse circostanza ad Avalon le impediscono di farlo e la ragazza si ritroverà ad essere più prigioniera di prima, in una gabbia d’oro, è vero, ma pur sempre una gabbia.
Ho apprezzato la protagonista pur non condividendo tutte le sue scelte e anche gli altri personaggi che pur essendo ambigui invitano il lettore a scoprire da che parte stanno e a confermare se le proprie supposizioni sono corrette.
La scrittura della Black ci trasporta nella città di Avalon e indirettamente nel regno delle fate con alcuni elementi classici di esso come, per esempio, le due corti, Seelie e Unseelie; uno stile scorrevole e leggero fa in modo che noi lettori rimaniamo incollati alle pagine e questo è il romanzo di apertura di una trilogia che promette molto bene. Inutile dire che vorrei avere già tra le mie mani gli altri libri della serie!
Inoltre io ADORO le copertine e spero che anche quelle degli altri libri rimangano inveriate o quasi, come è successo a questa.

Lettura assolutamente consigliata, una scelta sicura per gli appassionati di fiabe contemporanee! (Publishers Weekly)
Voto: 1\2

3 commenti:

  1. La pensiamo allo stesso modo! E gli ho anche dato lo stesso voto se non erro (:

    Comunque si le prime due copertine sono molto belle... ma la terza e la quarta non sono tanto ispiranti ^^

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  2. Devo leggere ancora questo libro!!ma devo dire che mi ha incuriosito fin da subito!!
    Complimenti per la recensione!!

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  3. L'ho letto da poco anche io, per ripassare la storia visto che ho acquistato l'incantesimo delle fate. Lo specchio delle fate l'ho trovato molto carino, 4 stelle, ma il secondo mi è piaciuto molto di più! *-*

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