15 dicembre 2012

Recensione INCARCERON. La prigione vivente di Catherine Fisher

In un mondo rigidamente controllato dai Protocollo, che costringe i suoi abitanti a vivere come nel diciassettesimo secolo, Claudia è prossima alle nozze con il figlio della regina. Il suo, però, non è un matrimonio d’amore, bensì combinato per un accordo tra la regina e il Guardiano, suo padre.

Claudia non è una ragazza come le altre: è la figlia del Guardiano di Incarceron, una prigione invisibile ma enorme, un organismo animato da una mente suprema che controlla tutti coloro che sono rinchiusi al suo interno. Il progetto iniziale prevedeva la creazione di un mondo nuovo, perfetto e i Sapienti, i suoi ideatori, considerano un vanto la sua costruzione. 
Al suo interno, invece, non c’è nulla di perfetto; ladri, assassini, prigioni dentro la prigione stessa, mezzi uomini e mezzi macchine, schiavi e padroni si contendono la supremazia all’interno del proprio territorio ed è proprio qui che vive Finn, figlio della prigione stessa e considerato erede di Sapphique a causa delle sue visioni, ricordi lontani di un passato Fuori, forse, o almeno è quello di cui il ragazzo è convinto.

Le storie di questi due ragazzi scorrono parallele, lontane ma al tempo stesso incredibilmente vicine. 

Claudia è alla ricerca della verità. Vuole scoprire la verità sulla morte di Giles, il figlio del re e suo ex promesso sposo, e scoprire se veramente è morto per un “incidente” a cavallo e raggiungerla è decisa ad entrare nello studio di suo padre. Con l’aiuto del suo Maestro Jared, esperto di tecnologia normalmente vietata dal Protocollo, la ragazza riesce ad entrare nello studio di suo padre ma invece di trovare la conferma di qualche complotto sull’assassinio del legittimo erede al trono riesce solamente a rubare un strana chiave, una chiave che Claudia è sicura essere l’unico mezzo per riuscire ad entrare dentro Incarceron.

Anche Finn entra in possesso di una strana chiave, ma in circostanza molto più tragiche. Costretto a fuggire dal suo clan insieme a suo fratello giurato, Keiro, al Sapiente Gildas e alla schiava Attia, i quattro intraprendono un viaggio per trovare una via d’uscita dalla Prigione. 
Finn e Claudia vivono in mondi completamente diversi ma attraverso le chiavi riescono ad entrare in contatto e a fare la conoscenza l’uno dell’altro. Claudia, inoltre, è convinta che Finn sia in realtà il principe Giles, esiliato dalla regina e da suo padre.

Avevo grandi aspettative per questo romanzo: la trama mi ispirava tantissimo e anche grazie ai consensi dei lettori sul web non vedevo l’ora di avere tra le mie mani questo romanzo. Devo dire che questa lettura si è rivelata molto carina e coinvolgente ma non particolarmente brillante. Per prima cosa in alcuni punti ho dovuto rileggere più volte delle frasi per trovarne il senso: ora, non so se si tratta della scrittura della Fisher o della traduzione italiana, ma ho trovato questo aspetto molto deludente. La scrittura e la comprensione di un romanzo sono la prima cosa che valuto e questo aspetto mi ha lasciata un po’ delusa.
Un altro aspetto che mi ha lasciato un po’ a bocca asciutta è stato la caratterizzazione dei personaggi: Claudia, la protagonista femminile, è una ragazza viziata e sembrerebbe che l’unica cosa che a spinga a cercare Incarceron è per dimostrare al padre che anche lei vale qualcosa e che la vita a palazzo, sposa di un principe capriccioso, egoista e donnaiolo, non è quello che lei vorrebbe per il suo futuro. Insomma, la sua ricerca della verità, per me, è stato solo un atto egoistico da parte sua e non ho trovato convincete e autentico questo spetto.

Come, però ho già detto, il romanzo è stato molto coinvolgente e il finale mi lascia sperare che il secondo romanzo di questa serie (Sapphique) aprirà le porte ad una serie di nuovi interessanti sviluppi.    
E’ una lettura che tutto sommato consiglio, non tanto per questo singolo romanzo ma per la svolta che spero la storia prenda nei prossimi capitoli della serie.

Voto: 1\2

5 commenti:

  1. non vedo l'ora di leggerlo...devo prenderlo..bella recensione

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  2. voglio leggere questo libro..però sto leggendo molte recensioni con il tuo stesso pensiero e ho paura di rimanere delusa da questo libro!!!
    aspetto un pò prima di leggerlo!! :)
    complimenti per la recensione!

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  3. devo leggerlo.. prima o poi riuscirò a prenderlo dalla libreria :D

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  4. In attesa di essere letto! Mi intrigava troppo e l'ho preso alla fiera del libro....spero non sia un buco nell'acqua

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